Mese: Giugno 2022

Da cultura soggettiva a cultura oggettiva

L’Illuminismo ha travolto il mondo occidentale sia a livello politico che sociale, creando un netto contrasto con il passato. Idee accettate per secoli come dogmi, improvvisamente vengono messe in discussione da filosofi e letterati che fanno della razionalità e dei principi scientifici il loro mantra.

Ne risulta un mutamento ideologico che non può che interessare anche il concetto di cultura, in quanto lo strumento educativo diventa ora la ragione: ogni individuo possiede raziocinio e pertanto la cultura è un patrimonio universale non esclusivo degli intellettuali, ma intrinseco alla stessa natura umana.

Alla fine del XVIII secolo è da segnalare anche un cambiamento del significato di cultura in Europa: mentre in Francia gli illuministi monopolizzano il pensiero, e la società viene travolta dai tumulti della Rivoluzione, in Germania il grande cambiamento culturale in atto sta mettendo le basi per quello che verrà di lì a poco, ossia quel movimento intellettuale che prenderà il nome di Romanticismo.

È allora proprio in questi anni turbolenti che la parola cultura inizia a mutare significato e ad acquisire un senso oggettivo più che soggettivo, passando dall’indicare situazioni proprie dell’individuo a caratteristiche appartenenti al contesto storico-sociale.

Cultura, bellezza e società

Cultura, bellezza e società sono aspetti della vita umana strettamente connessi tra loro: è certamente la prima che plasma la seconda, la quale diventa poi un riferimento per tutti sino a cristallizzarsi sotto forma di tradizione.

Nel caso della bellezza estetica femminile, oggi stiamo assistendo a una sempre maggiore libertà mentale e di costumi, frutto di decenni di emancipazione che finalmente stanno dando i loro frutti. Non a caso le migliori protesi al seno ergonomiche sono di grandissima attualità, e parlare di valorizzare il proprio aspetto fisico in modo naturale e sensuale non è più un tabù.

La bellezza femminile di ieri e di oggi

Se ci rifacciamo ai modelli attuali, almeno quelli dell’Occidente, siamo più o meno tutti consapevoli dei canoni di bellezza femminile, e il ricorso alle protesi seno ergonomiche rientra in una ricerca di un’ideale che cambia spesso. Ma se andiamo indietro nel tempo, ecco che le cose cambiano rapidamente. Dove non c’era la TV e i mass media a influenzare l’opinione pubblica, erano invece presenti parametri più strettamente legati alla fertilità e alla gravidanza. E infatti anticamente una donna bella era abbondante e prosperosa, proprio come una madre terra che poteva generare e allevare i propri figli.

Oggi sarebbe strano proporre un modello simile: la femminilità odierna è slanciata, con fianchi stretti e fisico allenato, in linea con le tendenze di un mondo femminile che non è più costretto a vivere in casa assumendo solo il ruolo di madre.

La Venere paleolitica e quella greca

Al giorno d’oggi, per sentirsi ancora più belle e adattarsi agli ideali contemporanei, le donne possono ricorrere alla chirurgia estetica, sempre più in grado di fornire strumenti di ultima generazione come le protesi seno ergonomiche. Quando ciò non era possibile, gli esempi più lampanti a cui ispirarsi erano prevalentemente due.

Il primo è quello della Venere paleolitica, una statuina che mostra bene l’idea che gli antichi avevano della donna e del suo ruolo nella società; essa ci racconta anche delle tante difficoltà legate alla nutrizione in un contesto storico dove trovare fonti di cibo stabili risultava molto difficile.

La seconda è quella della Venere greca, dipinta da Botticelli nel suo quadro e resa celebre in tutto il mondo; essa invece mostra una silhouette più snella e delicata, molto più simile alle donne di oggi.

Sono i due estremi dell’estetica femminile verso i quali periodicamente la nostra storia culturale sembra tendere: essi ci spiegano bene come nulla sia definitivo, fisso e immutabile, ma tutto cambia. La lezione è ancora più importante se consideriamo l’ultimo secolo e mezzo, cento e più anni di lotte durante le quali le donne hanno mostrato a più riprese il loro coraggio per conquistare e mantenere il proprio posto nella società.